sabato 11 febbraio 2012

Albert Nobbs, tra ambiguità sessuale e ricerca d’identità affascina la straordinaria interpretazione di Glenn Close

Dublino fine '800. In una città povera e stretta nella morsa della fame una donna si ritrova sola e senza mezzi. Per poter sopravvivere e ottenere un lavoro si finge un uomo, il timido e riservato Albert Nobbs, trovando un impiego come maggiordomo presso un lussuoso albergo, il Morrison's Hotel. Impeccabile nella sua professione, Nobbs negli anni mette da parte una congrua somma di denaro che gli servirà per aprire una nuova attività commerciale. La vita scorre tranquilla fino a quando la donna, ormai prigioniera della sua menzogna, si vede coinvolta in un ambiguo triangolo amoroso. “Albert Nobbs” del regista colombiano Rodrigo Garcìa (Passengers - Mistero ad alta quota) e interpretato, prodotto e sceneggiato dall’attrice pluripremiata Glenn Close è un film che tanti hanno atteso con ansia, ma che ha tradito inesorabilmente le aspettative di critica e pubblico. Tratto dall'omonimo dramma teatrale dello scrittore irlandese George Moore e già portato in scena dalla Close nel lontano 1982, Garcìa traduce questo racconto in una sorta di farsa poco credibile e assurda, un’opera che poteva essere un vero capolavoro e invece funziona solo a metà. Se il primo tempo convince incentrandosi sulla figura drammatica e controversa di Nobbs e affidandosi totalmente alla superba interpretazione della Close, che da sola basta a reggere l’intera pellicola, la seconda parte risente di una certa inconsistenza narrativa, diventando quasi noioso. Peccato, perchè con un argomento cosi interessante come l'ambiguità sessuale e la ricerca di un’identità, il regista non ha osato scavare in modo convincente nell’intimo dei protagonisti proponendo solo una blanda e insignificante introspezione psicologica. Eleganti e precise le ricostruzione storiche, i costumi e il ritmo delle battute; trasformazione davvero affascinante e sorprendente per la Close alle prese con un ruolo impegnativo che dà poco spazio alla sensualità ma, nonostante le sue straordinarie doti attoriali la pellicola non conquista. Il film stato presentato in anteprima a settembre 2011 al Toronto International Film Festival, mentre a dicembre è stato proiettato fuori concorso nella sezione Festa Mobile - Figure nel paesaggio, al Torino Film Festival 2011. Albert Nobbs ha ricevuto tre nomination all’Oscar: come miglior attrice protagonista Glenn Close, giunta alla sesta candidatura della sua carriera, miglior attrice non protagonista per Janet McTeer (Velvet Goldmine) e miglior make-up. Accanto alla Close e alla McTeer, il cast comprende anche la giovane Mia Wasikowska (Alice in Wonderland), Aaron Johnson (Kick-Ass) e un elegante Brendan Gleeson (Harry Potter).

J.
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